ESO elder scrolls online Morrowind Balmora nrs

The Elder Scrolls Online: Morrowind – Recensione

Tornare per le terre di Morrowind non può davvero lasciare indifferenti. Sono uno degli innumerevoli appassionati che chiedono a gran voce una nuova versione di The Elder Scrolls III. Ora, ritrovarsi a poter attraversare di nuovo quelle splendide ambientazioni è bello, ma non bisogna dimenticare che qui siamo a 700 anni prima del Morrowind originale. Geograficamente c’è tutto, vulcano compreso. Ma per quanto riguarda città, edifici e affini le cose sono piuttosto diverse. Sono ambientazioni note, ma continuo a volere la mia remaster. Bethesda, just… ok?
Frustrazioni personali a parte, vediamo di dare spazio alla recensione di questo Morrowind.

The Elder Scrolls Online: Morrowind

Nel mondo dei MMORPG (e dei videogame in generale in realtà) le espansioni stand alone sono una cosa piuttosto rara. Con Morrowind non è necessario essere dei livelloni o avere chissà che tipo di equipaggiamento per accedere alle nuove zone. Non c’è nessun prerequisito se non il possesso dell’espansione in sé. Figuratevi che potrete anche creare un personaggio da zero e iniziare proprio dalle nuove aree. Non è poco.

Elder Scrolls Online: Morrowind – Trailer di lancio

ZeniMax ha supportato il poco fortunato lancio di The Elder Scrolls Online con aggiornamenti e miglioramenti costanti. Una delle più interessanti modifiche riguarda il livello degli avversari, ribilanciato in base a quello del giocatore. In questo modo gli utenti sono liberi di andarsene a spasso trovando delle sfide adeguate alle proprie possibilità, seguendo intanto la storia e le missioni secondarie.

Morrowind è strutturato proprio intorno allo stesso criterio, chiunque potrà comprare l’espansione ed esplorare le nuove aree.
Come per il gioco base, anche qui gli sceneggiatori hanno svolto un ottimo lavoro con le missioni. Per forza di cose manca la qualità della storia di uno Skyrim o un Oblivion, ma nel mondo dei MMORPG Elder Scrolls Online è probabilmente quello con le quest più interessanti e variegate in assoluto. I protagonisti sono caratterizzati molto bene, sono completi, affascinanti. Purtroppo non si può dire lo stesso per gli altri NPC, solo una manciata di quest secondarie mi hanno davvero sorpreso. Del resto parliamo pur sempre di un gioco di ruolo online, è difficile liberarsi delle missioni riempitive.

Vvardenfell

Morrowind

I problemi strutturali che affliggono Elder Scrolls Online intaccano anche l’espansione. Volendo arrivare al nocciolo della questione è un tutto discorso di grinding. Raggiungere il level cap richiede una considerevole quantità di tempo, a un certo punto il grinding risulta inevitabile. E’ un approccio un po’ bizzarro, non è comune nelle produzioni occidentali più recenti. Di contro è parecchio diffuso in molti giochi di ruolo giapponesi, cinesi e coreani. Personalmente non mi dispiace: c’è della ripetitività,
ma essendo io un giocatore piuttosto masochista trovo poca soddisfazione quando raggiungo il cap in una settimana dopo aver comprato un nuovo MMORPG. E’ insomma un discorso molto soggettivo.

Il mondo esplorabile è piuttosto ampio, ma ci sono alcune mancanze. Non bisogna aspettarsi il grado di libertà che avevamo nel Morrowind originale, qui la maggior parte degli edifici non sono esplorabili, alcune aree della mappa sono irraggiungibili.
Se avete passato tante ore con la versione single player nel 2002 saprete muovervi senza problemi per le terre di Vvardenfell.
Escludendo l’endgame (c’è un nuovo raid) e il farming, Morrowind garantisce tra 25 e 30 ore di gioco addizionali. Non è tantissimo in un MMORPG, ma è anche vero che il contenuto è appena stato rilasciato. Senza dubbio ci saranno più aggiornamenti che espanderanno il numero di attività disponibili.

Morrowind aggiunge una nuova classe al gioco, la prima ibrida. Parliamo del Warden, in grado di tankare, curare e supportare. Al momento non è la soluzione migliore in nessuno dei campi, ma è estremamente versatile. Svolge un discreto lavoro di backup in caso di difficoltà, magari durante gli eventi più impegnativi. E’ una classe molto comoda da utilizzare in solo, e Morrowind si presta bene a questo approccio.
A dispetto della sua elasticità in combattimento, il Warden pecca un po’ per quanto riguarda le abilità disponibili. Alcune sembrano direttamente mutuate da altre classi,
e il nostro pet non è controllabile in maniera approfondita. L’espansione è stata rilasciata da pochissimo comunque, non mancheranno i classici fix nel bilanciamento.

Il Warden è la nuova classe ibrida del gioco

eso morrowind

Morrowind ci offre anche la possibilità di massacrarci con altri giocatori in alcune nuove modalità PvP. Nulla di particolarmente innovativo o ispirato, in pratica sono i vecchi deathmatch, capture the flag e domination. E’ comunque un’aggiunta gradita, anche se bisognerà vedere se i giocatori resteranno interessati a lungo andare.

Dispiace che anche in questo caso la fase di polishing non sia stata straordinaria.
Morrowind è afflitto da un gran numero di bug, alcuni seri, altri poco rilevanti. Bethesda non ha una grande tradizione nel ripulire i propri giochi di ruolo, e purtroppo la storia si ripete.
Ci sono inoltre numerose mancanze legate al motore grafico del gioco, tutt’altro che all’avanguardia. Le animazioni continuano ad essere un punto debole della produzione,
ed è improbabile che verranno migliorate. C’è inoltre qualche calo di framerate, come se mancasse un po’ di ottimizzazione generale.

Compra su Amazon

In generale Morrowind è un acquisto obbligato per chi apprezzi già The Elder Scrolls Online, ma lo consigliamo anche a chi ha nostalgia del gioco originale in single player. Il genere di appartenenza è diverso, ma poter esplorare di nuovo quelle splendide ambientazioni fa un certo effetto. Manca ovviamente la profondità che avevamo conosciuto nel 2002, andarsene in giro è meno gratificante.
Detto questo, le cose da fare non mancano e la qualità della sceneggiatura principale è ottima. Anche i personaggi sono convincenti, almeno quelli principali.
C’è poi il Warden, la nuova classe ibrida che si rivela molto efficace nel gioco in solo.
Bisogna fare i conti con le mancanze tecniche e i soliti bug del caso, che comunque ci auguriamo possano essere presto risolti.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *