Dopo aver recensito Call of Duty Infinite Warfare è il momento di analizzare Modern Warfare Remastered, graditissima sorpresa in bundle con la Legacy Edition del gioco che apporta innumerevoli cambiamenti alla veste grafica di uno degli sparatutto in prima persona più amati di tutti i tempi.
Stranamente, anziché a una versione rimasterizzata ci troviamo di fronte a un totale rifacimento dell’opera originale. Tra texture, modelli, effetti particellari di zecca e post-processing si è scelto di trasformare radicalmente la veste grafica del titolo.
Su console i risultati ci sono parsi soddisfacenti; adesso tocca alla versione PC passare sotto la nostra lente d’ingrandimento.
Modern Warfare Remastered si presenta già da subito come un ottimo porting, almeno nella sua edizione Steam.
Le performance dell’Infinity Ward Engine sono solidissime anche a dettagli massimi sulle schede di fascia medio-alta come la nostra 970.
Sia nella campagna che nel multiplayer non siamo quasi mai scesi sotto i 60fps @1080p, andando a registrare una buona distribuzione del carico sui vari core della CPU e salvo eccezioni uno scarso affaticamento della GPU, anche se il consumo di RAM (fino a 5GB) ci è sembrato eccessivo.
I settaggi grafici sono ben 27, tutti studiati appositamente per venire incontro agli utenti più esigenti.
Troviamo un pacchetto sostanzialmente completo suddiviso in sezioni: display, texture, ombre e illuminazione, post processing e avanzate.
Le più significative, escludendo opzioni standard come filtro anisotropico e occlusione ambientale, comprendono risoluzione shadow mapping, illuminazione particellare/volumetrica, tassellatura e livello di dettaglio, con l’unico grande assente, il regolatore di campo visivo, presente solo in multigiocatore.
Quasi tutto, dai nostri test, risulta ben scalabile e ottimizzato a dovere, con zero singhiozzi o problemi tecnici di sorta. Nel caso riscontraste complicazioni, comunque, vi consigliamo di disattivare le voci “riempi memoria” e “cache”, unici coni d’ombra nell’egregia lista.
In game i risultati del lavoro di Raven Software si vedono con estrema chiarezza. Non siamo per niente davanti a una pigra conversione in HD.
Scenari, geometrie, illuminazione, ogni aspetto grafico ha subito miglioramenti sostanziali che portano Modern Warfare Remastered quasi al livello degli ultimi Call of Duty usciti in termini di mere apparenze estetiche.
Le cutscene sono state arricchite di nuovi dettagli, i livelli di NPC e oggetti prima assenti, i modelli totalmente rivisti. Messa a confronto con la versione precedente, questa remaster si guadagna a mani basse il titolo di remake.
Tra le aggiunte più vistose annoveriamo gli effetti particellari delle esplosioni e degli effetti climatici, la fisica dei tessuti, le ombre in alta risoluzione proiettate dai corpi in movimento ma anche la rielaborazione del comparto sonoro, adesso di gran lunga più pulito e immersivo.
Ottimo anche l’antialiasing in post processing, che elimina del tutto le scalettature evidenti della versione old-gen.
Il sistema di illuminazione, invece, pur donando ad alcune scene quel senso di profondità che mancava, zoppica un tantino. Soprattutto in certe aree, abbiamo notato un’eccessiva slavatura dei colori, con l’immagine che tendeva a diventare sfocata forse per coprire la bassa risoluzione di alcune texture.
A parte questo, null’altro di negativo da segnalare.
L’esperienza è rimasta invariata, a livello meccanico il gioco è esattamente come lo ricordavamo.
Tuttavia in ambito tecnico il gran lavoro svolto da Raven Software merita di sicuro un plauso, specialmente sul versante PC.
Modern Warfare Remastered, a dispetto del nome, non ha quasi niente da spartire con le remaster a cui siamo abituati. Piuttosto Activision avrebbe dovuto rinominarlo Remake, tanta è la differenza con la versione originale del titolo.
Pertanto, nonostante non ci definiamo proprio fan della serie, il consiglio di recuperarlo magari quando si deciderà di scorporarlo dalla Legacy Edition di Infinite Warfare, ci sembra a dir poco doveroso.