Sono rimasto sorpreso dalla maniera in cui la stampa specializzata abbia snobbato Pankapu. Si tratta di un progetto indipendente che ha catturato rapidamente la mia attenzione e, dopo aver portato a termine la prima parte dell’avventura, non riesco a capacitarmi di come moltissime testate internazionali abbiano praticamente ignorato questo solido titolo.
Poco tempo fa il nostro Zeus scriveva un articolo riguardo Steam, sottolineando i pericoli dell’assenza di controlli, la facilità con cui tante perle si perdono nel mare di mediocrità che ogni giorno inonda la piattaforma di Valve. Sembra che Pankapu sia almeno in parte vittima di situazioni poco favorevoli, ma riteniamo sia giusto parlare di questo prodotto e, se possibile, dargli una mano ad uscire fuori dall’ombra.
Pankapu
Uscita 21 Settembre 2016 Lingua Inglese Piattaforme PC Versione recensita PC Prezzo al lancio 4,99€ |
Abbiamo a che fare con un platform della vecchia scuola, in 2D e a scorrimento orizzontale. Iniziamo col dire che lo stile artistico è molto gradevole, in particolare grazie a un character design ispirato. Sia il protagonista Pankapu che i comprimari sono deliziosi, e la cura nel comparto visivo si palesa anche viaggiando tra i livelli, abbastanza diversificati.
Il gioco sarà pubblicato con cadenza episodica, e al momento abbiamo potuto cimentarci solo nel primo capitolo. Ci ha tenuti impegnati per circa 2 ore, non moltissime ma proporzionate al prezzo di 4,99 euro.
Pankapu non è il classico platform alla Mario, nel senso che offre una storia più interessante e vicina a quanto ci si aspetterebbe da un adventure. Nulla di troppo originale, ma è una trama gradevole, sicuramente anni luce meglio della classica principesse rapita o dei Lum che aspettano di essere ritrovati.
Conosceremo più personaggi, e ciascuno di essi avrà un qualche effetto anche sul gameplay. Pankapu offre infatti un sistema di progressione vagamente simile a quello di un metroidvania, con abilità da sbloccare e da potenziare. Essendo di base un platform non dobbiamo aspettarci una mappa aperta in stile Shantae, qui è tutto strutturato su livelli.
La rosa di mosse a nostra disposizione sarà inizialmente limitata, ma ben presto impareremo a usare delle mosse speciali. Queste includeranno la possibilità di attaccare a distanza, di far roteare la nostra lama per far strage dei nemici a schermo e di colpire verso il basso come il migliore dei Link (da Zelda 2). Progredendo nell’avventura il nostro Pankapu potrà addirittura cambiare classe al volo, passando da un soldato forte nel corpo a corpo a un ranger abilissimo dalla distanza e in grado di usare il doppio salto.
Passare da una classe all’altra diventerà fondamentale per superare gli ostacoli sul nostro cammino, e più volte gli sviluppatori si divertiranno sfidandoci a modificare il nostro approccio in una manciata di secondi, richiedendo una certa reattività. Parliamoci chiaro, Pankapu ha un livello di sfida piacevolmente elevato. Niente cattiveria in stile Donkey Kong Tropical Freeze: la situazione è poco più impegnativa di uno dei più recenti capitoli di Rayman. Una “giusto mezzo” che sa divertire e gratificare.
A onor del vero dobbiamo ammettere di aver incontrato dei picchi nella difficoltà che indicano qualche mancanza nel bilanciamento generale. Si sono verificati in non più di due o tre circostanze, tutto sommato può anche starci.
Qualche problema in più invece per quanto riguarda il level design, che non brilla in inventiva o creatività. Sono in particolare i quadri nella prima metà dell’avventura a risentire di tale difetto, poiché sul finale ci troviamo su una qualità più che soddisfacente.
Per chi fosse incline, Pankapu offre i classici collezionabili nascosti in ciascun livello. I completionist vorranno dedicarsi alla loro raccolta, a da parte nostra non abbiamo sentito tale esigenza come particolarmente pressante.
Sotto il profilo tecnico va tutto piuttosto bene, i piccoli bug presenti al lancio sono stati prontamente risolti. L’unico appunto che potremmo muovere riguarda la pesantezza del motore grafico forse un po’ eccessiva considerato che parliamo pur sempre di un titolo 2D. Ad ogni modo sarà sufficiente disporre di un PC di fascia media per non incorrere in problemi di alcun tipo.
In sintesi Pankapu affila le proprie armi in un primo episodio breve ma molto divertente. Il gioco mostra carattere con un character design azzeccato e con una trama d’accompagnamento piuttosto gradevole. Per quanto non ci sia grande innovazione, il gameplay risulta comunque divertente e la progressione del personaggio rinnova le meccaniche su ritmi sostenuti. Un ottimo primo capitolo, consigliato a tutti gli amanti dei platform vecchio stile. |
Valutazione scala 1/10 8.2 |
+ Divertente e fascino old school + Storia bene intessuta nell’esperienza + Buon sistema di progressione + Artisticamente ottimo + Sufficientemente impegnativo |
– Qualche spike nella difficoltà – Poco originale |
*Recensione basata su una copia acquistata dalla redazione*