Bisogna ammetterlo: Overwatch è una vera e propria droga.
Come tutte le sostanze stupefacenti che si rispettino, però, presenta effetti collaterali anche piuttosto marcati in grado di distruggere gli equilibri fisici e mentali di chi ne usufruisce.
In questa flop 10 ci occuperemo di snocciolare i motivi per cui ci capita, tra una partita e l’altra, di doverci prendere piccole pause riflessive atte a sbollire la rabbia ed evitare di attirarci le ire del vicinato grazie ai nostri scioglilingua blasfemi, insieme ai difetti più marcati dell’ultima produzione di casa Blizzard.
Iniziamo!
10 – Matchmaking
Non conosciamo ancora alla perfezione i principi regolatori del sistema di matchmaking di Overwatch ma possiamo affermare con certezza che necessitano di modifiche sostanziali.
Nella maggior parte dei casi veniamo abbinati a compagni di squadra di livello nettamente superiore o inferiore, con peraltro uno skill gap notevole che già da sé esclude la possibilità di un MMR di qualsiasi genere.
Ci è addirittura capitato di trovare spesso nel team giocatori di livello 1 (noi stazioniamo sulla quarantina, così come la nostra usuale formazione) con conseguente sconfitta automatica corredata di sale e bestemmie in chat.
Il corretto funzionamento del matchmaking in un multiplayer a squadre è di vitale importanza e può pregiudicare l’esperienza di innumerevoli utenti, dunque ci aspettiamo di vedere una reazione rapida ed efficace da parte di Blizzard in tal senso.
9 – Azione migliore
L’inutilità della suddetta feature, allo stato attuale, rasenta il ridicolo a tal punto da essere diventata un meme.
Questo perché le play of the game vanno puntualmente a Bastion per aver tenuto premuto il tasto sinistro del mouse o a chiunque riesca a piazzare bene la mossa finale del proprio personaggio accaparrandosi due o tre uccisioni di fila.
Preferiremmo di gran lunga vedere azioni davvero meritevoli di lode in quanto fondamentali nelle sorti del match anziché le Q della partita messe a segno dal primo Reaper o McCree che passa.
8 – Tutorial
La mancanza di un tutorial specifico per ogni eroe o quantomeno uno schema esplicativo con le migliori tattiche da usare in base alla classe che si sceglie rappresenta un chiaro ostacolo per i meno familiari ai first person shooter competitivi che non hanno voglia di spendere ore e ore nell’arena di allenamento ottenendo comunque risultati scadenti.
Forse si sarebbe potuto sviluppare un tutorial migliore rispetto alla banalissima lista delle abilità che appare ogniqualvolta teniamo premuto F1. Just saying.
7 – Le torrette
Nelle nostre allegre (si fa per dire) scampagnate online su Overwatch ci accorgiamo sempre più spesso che gli eroi difensivi, in particolare Bastion e Torbjorn, sono fin troppo efficaci per lo skill cap richiesto.
Pertanto, nella stragrande maggioranza dei casi, incontrarne uno nel team avversario significa frustrazione certa, specialmente se nessuno si degna di scegliere Genji per contrastarlo adeguatamente.
Secondo noi il danno delle torrette, ed includiamo anche quelle di Symmetra, dovrebbe essere ridotto perché in linea di massima non lasciano il tempo di reagire né in modo offensivo né cercando riparo.
Se non questo, per lo meno che ne si diminuisca il rateo di fuoco.
6 – Difesa in alcune mappe
Prendendo per scontato che abbiate già un minimo di esperienza in Overwatch, saprete di sicuro che difendere l’obiettivo B in mappe come Tempio di Anubis e Industrie di Volskaya richiede il minimo sforzo immaginabile.
Ciò è dovuto al respawn dei difensori decisamente troppo vicino all’obiettivo, fattore che causa un notevole sbilanciamento a sfavore degli attaccanti e si trasmuta per loro in sconfitta senza possibilità di appello nel buon 70% dei casi.
Se vi trovate ad attaccare in quelle mappe non vi rimarrà che sperare nell’incompetenza del team nemico, altrimenti c’è sempre il buon ragequit.
5 – Utenza media
Chi tra voi, giocatori di Overwatch, non ha mai tirato giù i santi a causa del ritardo mentale di uno o più membri della squadra alleata?
Almeno in ogni match c’è un inetto (pure di livello 60) che sceglie un eroe identico al vostro creando squilibro nel team, un quindicenne esaltato dalle serie di uccisioni che ignora payload e obiettivi pensando di trovarsi su Call of Duty, un supporto incapace di curare e gli analfabeti che non leggono né capiscono di dover difendere e scelgono solo eroi d’attacco.
Potrebbe sembrare un problema esulante dalla responsabilità di Blizzard ma in realtà crediamo che un tutorial adeguato riuscirebbe a mettere qualche pezza all’incredibile incompetenza di molti giocatori.
4 – Modalità
Uno dei problemi più evidenti di Overwatch, sottolineato da svariati colleghi in sede di review, è la penuria di modalità.
Parliamoci chiaro: per quanto divertenti, le tre disponibili più la poco ispirata rissa settimanale non bastano ad offrire la varietà che ci saremmo aspettati da Overwatch.
Attendere l’arrivo delle classificate sta diventando ormai faticoso e l’impossibilità di scegliere il tipo di partita da affrontare in Quick Play non fa altro che spazientirci ulteriormente.
Quando arrivano le nuove modalità? Ci andrebbe bene persino un banale deathmatch, che oltretutto avrebbe l’abilità di scremare i “coddisti” dagli amanti del gioco di squadra.
Noi continuiamo a rimanere in trepidante attesa.
3 – Bilanciamento
Avere un roster di 21 eroi con in più la promessa di future entry significa purtroppo imbattersi in inevitabili sbilanciamenti.
Non vogliamo concentrarci tanto sugli overpowered quanto sugli underpowered, poco usati e apprezzati dall’utenza: parliamo di Winston, Zenyatta, Zarya e D.Va.
Raramente troverete giocatori che li usano, salvo eccezioni dovute a gusti estetici, ed in effetti la stessa Blizzard ha ammesso di star lavorando su possibili buff ai suddetti eroi, come quello di D.Va in arrivo a breve ed altri che seguiranno.
Per quanto riguarda Winston e Zarya gradiremmo un aumento del danno delle loro mosse finali, al momento irrilevante, a Zenyatta servirebbe più energia mentre D.Va beneficerebbe tantissimo di una migliore arma primaria a bordo del mech.
2 – Loot box e progressione
Sì, lo sappiamo, le micro transazioni non influiscono sul gameplay di Overwatch, tuttavia il drop rate dei forzieri e la lentezza con cui si acquisiscono ci disturba non poco.
In una quarantina di loot box aperte, la quasi totalità degli oggetti trovati era comune o rara; di collezionabili degni di nota ne abbiamo trovati al massimo un paio.
Risulta chiaro che Blizzard abbia deciso di tirare acqua al proprio mulino diminuendo le probabilità di ottenere oggetti epici e leggendari dalle loot box ottenibili tramite livellamento e riempiendo la personalizzazione degli eroi di accessori totalmente inutili come gli sticker così da spingere il giocatore medio a spendere soldi veri, mossa furba ma scorretta trattandosi di un tripla A multiplayer only venduto a prezzo pieno.
Perché non dare l’opportunità di sbloccare gli oggetti tramite achievement, fornire risarcimenti adeguati per i doppioni, aumentare il numero di forzieri ricevuti al level up o rimodellare il drop rate?
Because money, that’s why.
1 – Mei
Ebbene sì, il nostro motivo di massima frustrazione nei confronti di Overwatch è costituito da Mei.
Che ci crediate o meno, tutte le volte in cui ci capita di trovarcela contro le partite si trasformano in un gelido inferno fatto di imprecazioni e ira funesta.
Mei ha troppi strumenti a disposizione, nessuno dei quali improduttivo: può congelare qualsiasi eroe in breve tempo e troppo a lungo, può bloccare l’accesso a determinate parti della mappa, è letale sia alla corta che alla media distanza, ha una mossa finale devastante, tanti punti vita e in più possiede la capacità di recuperarli diventando peraltro invulnerabile durante il processo.
Si tratta di un eroe a dir poco rotto, sgravo, fastidioso e dall’impatto enorme in gran parte dei match di conquista.
Se il buon McCree vi sembra overpowered vuol dire non avete mai avuto il “piacere” di provare sulla vostra pelle la vera natura della paffuta climatologa cinese, in grado da sola di sterminare qualsiasi minaccia in pochi secondi.
Tendenzialmente e con tutta sincerità voteremmo per una sua espulsione dal roster, però pensandoci bene in ultima analisi ci accontenteremmo anche di un nerf, ora quanto mai necessario.