Data di Uscita 36 Aprile 2016 | Lingua Italiano |
Piattaforme PC, PS4, One | Versione recensita PC |
Torna in grande stile Hitman con l’agente 47, stavolta alle prese con un contratto abbastanza complesso che prevede l’eliminazione di ben tre obiettivi tra cui un pericoloso virus batteriologico.
L’episodio 2, denominato Sapienza, si svolge nell’omonima cittadina situata sulla Costiera Amalfitana, un luogo ridente e affascinante che abbiamo gradito non poco.
Procediamo dunque all’analisi della missione, l’unica legata alla storia principale nel pacchetto appena rilasciato.
Hitman – Episodio 2: Sapienza
Giusto il tempo di leggere il briefing equipaggiandoci di conseguenza e veniamo subito catapultati nella splendida location nostrana, chiaramente fittizia.
Sapienza è stata realizzata prendendo ispirazione da Amalfi, paradiso balneare che tutto il mondo ci invidia, nel pieno rispetto dei dettagli ambientali e umani, se escludiamo il doppiaggio in inglese con falso accento italiano.
La città si presenta in modo accogliente e vivace, zeppa di botteghe ed edifici caratteristici del nostro paese così come di passanti spiritosi che ci apostroferanno prendendo in giro i travestimenti utilizzati.
Ma non è soltanto uno scenario esteticamente sublime perché le opportunità d’infiltrazione per l’agente 47 fioccano da ogni dove, mettendovi di fronte a svariate scelte sin dal principio.
Gli obiettivi, lo abbiamo già detto, sono tre: Silvio Caruso, l’ingegnere della Ether Biotech Corporation padre dell’arma chimica in grado di agire su larga scala, Francesca De Santis, capo del laboratorio ed infine il virus stesso.
Noi siamo partiti muniti di pistola silenziata, corde di pianoforte e grimaldello, non indispensabile ma di certo molto utile se si vuole tentare l’approccio furtivo mascherandosi da membro dello staff per accedere alla villa di Caruso.
Come nello scorso episodio anche qui i singoli bersagli possono essere eliminati sfruttando più di cinque occasioni scoperte attraverso l’esplorazione dell’ampia mappa di gioco.
La nostra scelta era inizialmente ricaduta sul veleno, tuttavia (non abbiamo capito se si trattasse di un bug o meno) l’obiettivo è in qualche modo riuscito a sopravvivere e siamo stati costretti a passare alla violenza diretta.
I metodi usati ci hanno regalato una certa soddisfazione, costruiti com’erano sull’ingegnosità piuttosto che sulla fortuna di trovarsi al posto giusto nel momento giusto.
Purtroppo le reazioni dell’IA ci sono sembrate ancora troppo lente e circoscritte soltanto alla zona di appartenenza, quindi ci è stato possibile combinare parecchi disastri di entità rilevante e passarla liscia semplicemente allontanandoci dopo aver chiuso delle porte.
I nemici non sentono la maggior parte dei rumori che fate (salvo quelli evidenti come colpi di pistola) né intravedono cosa succede ai lati del loro campo visivo, perciò se tenterete l’approccio stealth avrete decisamente vita facile.
Se tralasciamo questo aspetto possiamo dire di essere soddisfatti dell’offerta di Sapienza, contratto superiore al precedente per varietà e complessità nonché conformazione della mappa, piena zeppa di vicoli, scalinate, nascondigli, passaggi segreti e disseminata di oggetti utilissimi che di sicuro ne aumentano la rigiocabilità.
Al termine dell’episodio verremo ricompensati con un breve filmato che porta avanti -di un nonnulla- la trama e con 5 missioni secondarie consistenti nell’eliminazione di bersagli alternativi situati sempre dentro la villa Caruso, trovata non ispiratissima che funge comunque da riempitivo per allungare la longevità del DLC, attestata sulle 2-3 ore.
Per quanto riguarda il comparto tecnico la situazione rimane pressoché invariata rispetto a Paris, con eccezioni relative al motore meglio ottimizzato e all’illuminazione che adesso appare meno artificiale.
Problemi, invece, al mix dell’audio soggetto ancora a sbalzi di volume, altalenante allo stesso modo del framerate (sicuramente più stabile di prima, in media sui 60-90FPS a dettagli massimi su una 970), singhiozzante a causa del malfunzionamento della sincronizzazione verticale.
Conclusioni Tirando le somme, Hitman – Episodio 2: Sapienza costituisce un significativo miglioramento sotto tutti i punti di vista in confronto all’episodio precedente. Non avremmo disdegnato un maggior focus sulla narrativa, qui in pratica assente, dei ritocchi all’IA che ci sembrano doverosi e la risoluzione in toto delle magagne tecniche, eppure i pro di questo ottimo DLC oscurano quasi completamente i suoi contro. I fan di Hitman troveranno qui pane per i propri denti, in primis grazie ad una mappa ampia e variegata che offre innumerevoli opportunità, in secondo luogo per merito dell’accento posto sul tatticismo e sulla sperimentazione, dal momento che esistono almeno una ventina di metodi diversi per completare la missione. Sia che abbiate gradito Paris sia che vi abbia deluso, il nostro consiglio è quello di recuperare Sapienza al più presto: non ve ne pentirete. |
Valutazione scala 1/10 8.2 |
+ Mappa esemplare – Tantissime possibilità di manovra – Buona rigiocabilità – Migliorie al comparto tecnico… |
– Storia quasi ferma – IA ancora non al top – …ma alcuni problemi permangono |
*Recensione basata su una copia promo fornita dal publisher*