htc one m9

[Recensione] HTC One M9 – Tanta potenza, ma i consumi non convincono

SPECS


Misure 144.6 x 69.7 x 9.61mm
Peso 157g
Schermo 5″ Super LCD
Rapporto 68,4%
Ris 1920×1080 @ 441PPI
SoC Snapdragon 810 2GHz
RAM 3GB
ROM 32GB
Micro SD sì, 128GB
Camera 20MP/4MP UP
Apertura f2.2
Stabilizzatore Digitale
Batteria 2840mAh fissa
Android 5.0 – Sense 7

HTC One M9 è il nuovo dispositivo flagship della nota azienda taiwanese, che con la serie One ha istituito un nuovo metro di paragone per quanto riguarda scelta dei materiali e qualità costruttiva nel mondo degli smartphone. M9 non si discosta dalla filosofia dei suoi illustri predecessori, adottando linee molto simili a quelle di M8 e di M7.

Design
Anche in questo caso abbiamo a che fare con un dispositivo realizzato in alluminio, che dà senza dubbio un feel premium e che guadagna in ergonomia rispetto al passato. Il retro di One M9 è infatti meno scivoloso rispetto al modello dello scorso anno, merito dei bordi pensati per un grip superiore, e della separazione netta tra la parte frontale e quella posteriore del dispositivo. Per quanto si parli ancora di alluminio, la lamina sul retro è stata trattata diversamente rispetto alla iterazione dello scorso anno, e M9 risulta – all’interno della serie One – il modello più “sicuro” nelle mani dell’acquirente.

Il lato sinistro dello smartphone ospita finalmente tutti i tasti fisici, dunque anche quello per accensione e spegnimento risulta adesso collocato in una posizione molto più comoda rispetto al passato.
Tornano i due speaker frontali, che garantiscono un’esperienza eccellente nella visione di contenuti multimediali così come nel gaming.

Lo schermo continua ad essere un Super LCD 3 Full HD 1080p da 5 pollici, dichiarazione di una HTC che non si lancia nel treno 2K inaugurato da Oppo e LG, preferendo invece una risoluzione meno elevata che consenta di guadagnare in termini di prestazioni e di durata della batteria.
Ad ogni modo, la qualità del pannello è indiscussa, così come lo era lo scorso anno. La densità di pixel per pollice quadrato è pari a 441, valore non al top ma comunque eccellente considerato che parliamo pur sempre di un 5 pollici. La tecnologia utilizzata è di nuovo la Super LCD 3, che garantisce ottimi angoli di visione e buoni contrasti. Il lavoro svolto nel bilanciamento è buono, per quanto non si possa parlare di neri assoluti e tipici da AMOLED. I colori contano però su un’ottima saturazione, appaiono vibranti, e restituiscono un feel realistico e del tutto soddisfacente, in linea con i migliori pannelli IPS attualmente sul mercato. Manca a dirla tutta il lavoro sulle cornici tipico di altri prodotti (LG G3 su tutti), speriamo in una maggiore attenzione per il prossimo anno.
Ritorna purtroppo la fascia nera sotto lo schermo, recante ancora una volta il logo HTC. Nonostante questa porti ad aumentare le dimensioni in maniera sensibile, si tratta di un compromesso necessario agli ingegneri per poter implementare il doppio sistema di speaker frontali. Da parte nostra non la riteniamo comunque una presenza fastidiosa, anche perché la linea del terminale va ad allungarsi, in maniera a nostro avviso gradevole alla vista.

Uso quotidiano
HTC One M8 si affida all’eleganza dell’interfaccia Sense 7, da anni fiore all’occhiello dell’azienda taiwanese. Si tratta di una personalizzazione ormai decisamente matura, e risulta tra le migliori in assoluto nel panorama Android.
L’esperienza base è sempre fluidissima, priva di incertezze in qualsiasi ambito di utilizzo. Anche provando a mettere il telefono sotto stress con un gran numero di schede aperte e in multitasking, la buona dotazione di RAM (3GB) aiuta a mantenere tutto fluido.


Snapdragon 810 sa farsi valere, con velocità di renderizzazione notevoli durante la navigazione web, dove ci siamo affidati all’ottimo Chrome.
Interessante come il Material Design di Android Lollipop non sia stato un pretesto per stravolgere gli elementi più caratteristici sviluppati da HTC nel corso degli anni: rimane il multitasking a griglia, tanto amato/odiato dagli utenti, che di fatto va a rimpiazzare le schede a scorrimento introdotte con Android 5.0. Per il nostro gusto personale si tratta di una scelta vincente, in quanto permette di avere una panoramica meno confusionaria delle applicazioni più recenti. Tuttavia anche in questo caso si tratta di gusti, e non tutti potrebbero gradire.
HTC è riuscita a risolvere in parte i problemi di surriscaldamento della scocca prima del lancio ufficiale. Se infatti durante l’utilizzo quotidiano il telefono si comporterà mediamente bene, in alcune circostanze abbiamo notato un innalzamento della temperatura anche piuttosto sensibile, in particolare nelle fasi di gioco più intense e tenendo collegato il cavetto micro USB per la ricarica. Nulla di stravolgente, ma Snapdragon 810 si conferma come un processore non esattamente riuscitissimo, specie se confrontato alle ottime performance di Snapdragon 801.
Ciò appare evidente anche dalla durata della batteria, che a dispetto delle 2.840mAh risulta inferiore sia ai risultati del precedente HTC One M8, che ai nostri test preliminari con Samsung Galaxy S6 e S6 Edge. Facendo un rapido raffronto con il modello dello scorso anno, sembra che le performance siano di circa il 30% inferiori, il che è piuttosto imbarazzante considerato che parliamo di un pannello più o meno identico.
La durata di una carica completa ha dato risultati paragonabili a quelli di LG G3 e di Nexus 5, entrambi noti per non essere due mostri in fatto di batteria. Si riesce ad arrivare a fine giornata, ma è escluso un utilizzo intenso del dispositivo.

Passando al reparto fotocamera, HTC ha deciso quest’anno di abbandonare la tecnologia Ultra Pixel, almeno per quanto riguarda il retro del dispositivo. Sebbene in tanti avessero richiesto tale cambiamente, il risultato è al di sotto delle aspettative. L’ottica è da 20 MP, con la classica apertura f2.2: sulla carta abbiamo a che fare con una fotocamera allineata all’offerta dei competitor, ma la verità è che né le immagini né i video sono un granché.
In condizioni di buona luminosità non avremo problemi di sorta, con tempi di reazione piuttosto rapidi e una buona riproduzione del colore. Abbandonare la tecnologia Ultra Pixel ha portato però a sacrificare fin troppo le condizioni di scarsa luminosità, dove il rumore video diventa davvero eccessivo, con scatti improponibili per un top di gamma da 700 euro.
Intelligente è invece l’idea di adottare una 4MP Ultra Pixel come camera frontale, che risulta straordinaria per i selfie, una soluzione tra le migliori attualmente in commercio, prescindendo dalla fascia di prezzo. Speriamo di poterci aspettare qualcosa di simile in una nuova versione di Desire Eye.

Gaming
Andiamo adesso a ciò che ci interessa maggiormente, ovvero le performance in ambito gaming. Teniamo a mente che la durata della carica non è sensazionale, e che dunque è consigliabile giocare con una presa di corrente nei paraggi, o con eventuale caricatore portatile.

Pur senza raggiungere i valori di Tegra X1, Snapdragon 810 e la GPU Adreno 430 si dimostrano un’ottima accoppiata per quanto concerne la grafica 3D. Abbiamo testato il prodotto con più giochi decisamente esosi in termini di performance, e in tutti i casi abbiamo potuto godere di prestazioni al top. Al momento non esiste nessun software in grado di mettere in difficoltà questo SoC, e considerato che vale lo stesso anche per Snapdragon 800 immaginiamo che dovrà passare un bel pezzo prima che il modello di quest’anno cominci a sentire il peso del tempo. Andiamo a vedere i risultati di un po’ di benchmark, raffrontandoli con quelli dei competitor più interessanti.

AnTuTu


Samsung Galaxy S6 67.520
Samsung Galaxy S6 Edge 62.373
HTC One M9 52.709
Samsung Galaxy S5 49.355
Google Nexus 6 49.145
Samsung Galaxy Note 4 49.140
LG G Flex 2 48.605
Meizu MX 4 47.765
OnePlus One 47.550
Xiaomi Mi 4 42.460
HTC One M8 42.039
Sony Xperia Z3 41.610
Huawei Ascend Mate 7 41.370
LG G3 33.288

GFXBench (T-Rex)


Samsung Galaxy S6 Edge 57.5 Fps
Samsung Galaxy S6 45.8 Fps
HTC One M9 38.2 Fps
Google Nexus 6 37.5 Fps
Samsung Galaxy Note 4 28.5 Fps
OnePlus One 28.3 Fps

3D Mark – Sling Shot (ES 3.0)


LG G Flex 2 1.807
HTC One M9 1.749
Google Nexus 6 1.698
Samsung Galaxy Note 4 1.660
Samsung Galaxy S5 1.607
Xiaomi Mi 3 1.232
OnePlus One 1.203
HTC One M8 1.175
Sony Xperia Z3 1.138
LG G3 1.084

3D Mark Ice Storm Unlimited Graphics


HTC One M9 33.908
Samsung Galaxy S6 23.630
HTC One M8 16.965

I risultati non sono a conti fatti molto distanti da quanto fatto registrare dalle nuove soluzioni Exynos di Samsung, grazie a numeri di tutto rispetto che senza dubbio segnano un notevole passo avanti rispetto alla precedente generazione. Abbiamo notato inoltre che durante le sessioni di gioco HTC One M9 non scalda come altri competitor, a dispetto del SoC poco ottimizzato. Ciò si traduce in una certa costanza nel framerate che abbiamo potuto apprezzare in particolare in Anomaly 2 e Real Racing 3, due prodotti pesanti da gestire. La musica cambia se colleghiamo il caricatore al dispositivo: in questo caso il surriscaldamento è sensibile, e le prestazioni in ambito gaming ne risentono.

Vogliamo inoltre segnalare come il comparto audio sia meno convincente rispetto al modello dello scorso anno. Anche questa volta abbiamo a che fare con un doppio speaker frontale e software Boom Sound, ma sembra che HTC abbia voluto dare meno rilievo ai bassi, che sono meno profondi nella versione 2015 di One. E’ un peccato, e chi passerà dal modello precedente a questo noterà senza dubbio un suono meno corposo, in particolare durante il gioco e la visione di contenuti multimediali. Ad ogni modo è doveroso chiarire che parliamo pur sempre di un comparto sonoro nettamente superiore a quello di smartphone top di gamma che si ostinano a montare lo speaker sul retro.

Conclusioni
HTC One M9 delude un po’ le nostre aspettative a causa di una batteria che non convince e che segna un passo indietro rispetto al passato. Il terminale continua ad avere un feel premium grazie a un design che invecchia bene (ma bacchettiamo HTC per non aver lavorato sulle cornici) e alla qualità costruttiva, migliorata rispetto ai due modelli precedenti. La scelta di Snapdragon 810 è però piuttosto infelice, e ci auguriamo che qualche revisione hardware o accorgimento software possa portare il terminale almeno alla pari con la longevità del predecessore. Se possedete HTC One M8 potete tranquillamente saltare questa generazione.

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