Rise of The Tomb Raider

[Multi] Rise of the Tomb Raider: novità sui contenuti e l’esclusiva

In una intervista apparsa su GameInformer, Darrell Gallagher, attuale capo della divisione occidentale di Square Enix, chiarisce diversi aspetti riguardo a Rise of the Tomb Raider.

Fra gli argomenti affrontati: le relazioni tra Crystal Dynamics e Microsoft, che hanno portato all’esclusiva dedicata a Xbox, e le vendite del primo capitolo della serie dopo il reboot.

Gallagher ha affermato che sia Square Enix che Crystal Dynamics, non hanno cominciato a lavorare a Rise of the Tomb Raider prima di aver visto i risultati di vendita del reboot. Ambedue i partner sono sempre stati consapevoli della bontà del titolo, ma le aspettative da parte di Square Enix erano, come al solito, molto alte. Sta di fatto che, nonostante Tomb Raider abbia venduto “solo” 3.4 milioni di copie durante il primo mese dal lancio (cosa che fece, frettolosamente, dichiarare il gioco dal publisher un insuccesso), ha poi raggiunto la notevole cifra di 7.5 milioni di copie vendute.

L’intervistato ha poi specificato che anche senza l’avvenuto accordo con Microsoft, Rise of the Tomb Raider sarebbe stato comunque realizzato. Ha poi fatto notare come la collaborazione con il colosso di Redmond sia iniziata molto tempo fa con i DLC dedicati a Xbox 360 per Tomb Raider: Underworld.

Per quanto riguarda il coinvolgimento di Microsoft nello sviluppo del gioco, Gallagher afferma che la compagnia sta dando il supporto necessario, e che avere un collaboratore che a sua volta produce e pubblica direttamente porta considerevoli vantaggi. Microsoft ha fornito competenze che non sono necessariamente presenti in Crystal Dynamics, oltre ad aver messo a disposizione personale specializzato nell’hardware Xbox, sia 360 che One.

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